Istituto Rudy Lanza - Catalogo bibliografico delle tesi

Anni fa ho avuto un eccezionale insegnate di chimica, bravo perchè in grado di far comprendere questa ostica materia anche agli allievi più refrattari. Ma un aspetto del suo pensare mi sollecitava spesso a scontrarmi con lui, anche se “amichevolmente”: sosteneva in continuazione l’esistenza nel sapere umano di veri e propri “pacchetti di idee”, inconciliabili tra loro, in quanto appartenenti a mondi e culture diverse. Il suo era il mondo dei, per me terribili, “paradigmi diversi”. Si può dire che il seme della mia tesi cominciò allora a mettere in me le prime fragili radici ed il resto lo fece la mia avida curiosità unita ad una vera passione per lo studio dell’uomo come essere pensante inserito in un universo intelligente regolato da leggi meravigliose, scritte in ciascuno di noi come nel più umile e splendido fiore.

Un altro caro insegnante di tecniche corporee amava raccontare la storiella dell’elefante nascosto sotto un gran tendone: tutti potevano infilarvi una mano attraverso delle feritoie, per cercare di indovinare cosa fosse l’oggetto misterioso. C’era chi prendeva la coda, chi palpava un enorme orecchio, chi un possente arto e chi ancora le dure zanne o quant’altro, ma nessuno era in grado di cogliere la Verità nascosta e si fermava alla sua porziuncola, relativa alla sua limitata sensazione. Questo atteggiamento mentale, questa incapacità di guardare oltre il limite, per arrivare a percepire le connessioni di una qualsiasi parte con il tutto, è in realtà molto diffuso, ed è un gravame di cui tutte le discipline, anche quelle che si definiscono “olistiche”, si devono liberare in misura più o meno maggiore.

Quando sono partita per il lungo viaggio, tutt’ora in corso, intorno all’uomo e al suo benessere naturale, ero istintivamente convinta che potessimo arrivare a comprendere l’oggetto misterioso qualsiasi fosse la parte che avesse toccato la nostra mano, ora lo so per certo, ma sono anche sempre più convinta che per arrivare ad essere di aiuto ad un nostro compagno di viaggio, che si trovi in difficoltà, la via è davvero lunga e passa prima, imprescindibilmente, per un lungo lavoro di conoscenza di se stessi e di faticosa, quanto doverosa, pulizia. Solo allora ci si può onestamente cimentare nella pratica della naturopatia, che richiede un continuo studio, un atteggiamento fiducioso e positivo nei confronti della vita ed una buona capacità di apertura e recettività verso il nuovo, liberi da pregiudizi, ma anche cauti e forgiati dalle proprie continue esperienze, capaci di cogliere i nessi sottili che fanno da collante nel multifome manifestarsi della vita nel nostro piano fisico.

Questo mio scritto in realtà non vuol essere un noioso trattato simil-filosofico ma piuttosto un leggero excursus che, usando come traccia le Logge della Medicina Tradizionale Cinese, parlando di visceri ed organi, qua e là inserisca note di antroposofia, e affronti la tematica della salute e della malattia relative a ciascun Movimento, ricorrendo a conoscenze derivate da varie metodiche naturali quali la floriterapia, la fitoterapia, l’idroterapia, la kinesiologia, e altro ancora. Il tutto non pretende di esaurire i vari argomenti trattati, quanto di fornire uno stimolo alla curiosità del singolo per sollecitarlo a personali approfondimenti. Per tornare alla storiella dell’elefante, diremo che l’oggetto sotto il tendone è sempre l’uomo: ciascuno scelga che parte preferisce “prendere in mano”per indagarlo!

Chiudo con una frase che amo di Santa Ildegarda: “In tutto il creato si celano poteri curativi che nessun uomo può conoscere se non gli vengono rivelati da Dio”. Questo non vuol essere un implicito imperativo a rivolgersi al trascendente come unica via per poter fare il naturopata, ma senz’altro un invito all’umiltà e alla ricerca costante per riconnettersi a quelle leggi sapienti che regolano l’universo intero e alle quali dobbiamo far riferimento quando si vogliano individuare, sperimentare e quindi consigliare le vere regole per una vita sana.

Bibliografia:

• Aїvanhov O.M./ Buchal B. , Lo zodiaco chiave dell’uomo e dell’universo, Prosveta, 1989
• Bach E. , Le Opere Complete, Macro Edizioni, Cesena, 2002
• Barnard J., Fiori di Bach, Tecniche Nuove, Milano, 2004
• Bottaccioli F., Psiconeuroendocrinoimmunologia, Red Edizioni, Milano, 2005
• Bottalo F. e Brotzu R. , Fondamenti di medicina tradizionale cinese, Xenia, Milano, 2003
• Brigo B. , Fitoterapia e gemmoterapia nella pratica clinica, Grafica Briantea, Milano, 1989
• Capra F. , Il tao della fisica, Adelphi, 1998
• Cattabiani A. , Florario, Mondadori, Milano, 2004
• Dujany R. , Teoria e impiego pratico della Kinesiologia Applicata, Tecniche Nuove, Milano, 2000
• Dujany R. , Fisiologia energetica - clinica energetica, Tecniche Nuove, Milano, 2001
• Holtzapfel W. , Le connessioni spirituali di fegato, polmone, rene, cuore, Natura e Cultura,
• Alassio, 1995
• Kaminski P. e Katz R. , Repertorio delle essenze floreali, Flower Essence Society/Ice Nature, 1996
• Kellenberger R. e Kopsche F. , I Sali minerali del Dott. Schlüssler, Nuova IPSA, Palermo, 2000
• Kneipp S. , La mia cura idroterapica, Fenice Ed., Montespertoli, 1995
• Kneipp S./ traduzione del prof. Romeo Lovera, Il mio testamento, Fenice Ed., Montespertoli, 1995
• Kneipp S. , Codicillo al mio testamento, Fenice Ed., Montespertoli, 1995
• Krämer D. , Nuove terapie con i fiori di Bach, Edizioni Mediterranee, Roma, 1998
• Krämer D. , Terapie esoteriche, Edizioni mediterranee, Roma , 1998
• Lezaeta Acharan M., La medicina naturale alla portata di tutti, Tipse, Vittorio Veneto, 1984
• Lowen A., Il linguaggio del corpo, Feltrinelli, Milano, 1984
• Lowen A. , La spiritualità del corpo, Astrolabio, Collana: Psiche e Coscienza, Roma, 1991
• Mandel P. , Esogetica, Energetik Verlag GmbH - Sulzbach/Taunus, 1994
• Mandel P. , Manuale pratico di cromopuntura, Tecniche nuove, Milano, 2000
• Ogal H.P. e Stör W. , Atlante Seirin di agopuntura, KONEMANN, 2001