Istituto Rudy Lanza - Alta formazione in Naturopatia

Istituto Rudy Lanza - Catalogo bibliografico delle tesi

Gli abstracts delle tesi in Naturopatia elaborate presso l'Istituto Rudy Lanza

Le 5 Leggi Biologiche della Natura e le Discipline Naturopatiche

Autore/autrice
Celioni Sonia
Anno
2007
Numero
1086

Abstract

Associare la Naturopatia alla NMG del dr. Hamer può sembrare per alcuni un’irriverente superficialità. In realtà obiettivo di questa tesi è quello di dimostrare che Naturopatia e NMG insieme possono essere un potente strumento di guarigione e di crescita.

Queste affermazioni faranno forse irritare i coraggiosi sostenitori del dr. Hamer; ma dimostrerò, strada facendo, che dalla collaborazione, più che dalla rigidità, si possono trarre benefici insperati.

Illustrando brevemente le posizioni delle varie “medicine” circa il concetto di malattia si riesce a creare uno scenario più nitido sul quale costruire ogni tipo di ragionamento logico.

Il concetto di malattia, alla base degli studi scientifici delle diverse discipline, fa da fondamenta a costruzioni logiche assurdamente contrastanti fra loro; a volte irragionevoli e basate su sterili statistiche; a volte coerenti e riproducibili; a volte, purtroppo, bisognose di tanta tanta fede.

La medicina convenzionale, cosiddetta allopatica, passa attraverso la classificazione nosologica della malattia e la formulazione di diagnosi mediante anamnesi; quantifica una prognosi e prescrive una terapia.

Si ha guarigione con la scomparsa del sintomo!

Non si occupa dell’individuo ma di ciò che lo disturba. La malattia, in questo ambito, è regina indiscussa di scienza e ricerca, di statistiche e protocolli ben schematizzati e predefiniti. Tutto ciò che esula dal protocollo, quindi tutto ciò che viene considerato non convenzionale, è errato e pertanto non volto alla guarigione, del sintomo naturalmente.

Quando è capace, e spesso lo è, di far scomparire il sintomo, la medicina allopatica si dice soddisfatta per aver debellato la malattia, si dice capace di guarire. In ogni caso causalismo e valutazione del terreno del soggetto non vengono nemmeno presi in considerazione.

Abbiamo, quindi, un modello interpretativo ed un approccio diverso dalle altre medicine!

Non viene individuata la malattia ma l’anello causale del problema che permetterà di intervenire sulla causa, indipendentemente dalla manifestazione, o meno, della malattia.

L’intervento sarà sulla persona, sulla sua storia, sulla sua anamnesi familiare.

Qui non è importante eliminare il sintomo ma la causa ed è proprio per questo motivo che la Naturopatia si fonda su tre Concetti Base:

1) CAUSALISMO

Significa sostanzialmente la ricerca della/e causa/e della malattia.

Prendiamo come esempio l’artrosi (deformazione della cartilagine).

In Medicina Allopatica si somministrerebbero degli antinfiammatori, quindi senza alcuna visione causalista.

In Medicina Naturale verrebbero somministrate piante con effetto antinfiammatorio.

In Naturopatia ci si interroga sul perchè il soggetto soffra di artrosi. Ed ecco subito il ragionamento consequenziale: la cartilagine dipende da enzimi, ed in carenza di oligoelementi questa si deteriora. In Naturopatia ci si chiede, quindi, il perché manchino gli oligoelementi.

Potrebbe essere perché il soggetto mette in moto dei meccanismi per combattere l’acidosi (invecchiamento); si demineralizza ed è soggetto a malattie degenerative osteo-articolari. In questo caso la cartilagine che si deteriora è manifestazione di eccessiva quantità di acidi che devono essere tamponati da sostanze basiche.

Pertanto, solo alcalinizzando i tessuti risolveremo il problema!

2) VITALISMO

Termine molto contestato dalla Medicina Allopatica poichè fa riferimento direttamente alla Natura che dona energia.

La concezione antropologica dell’uomo (al centro dell’universo) ha allontanato la Medicina Allopatica dal concetto di Vitalismo che è per definizione manifestazione dell’intelligenza dell’organismo poiché interviene nei meccanismi di adattamento.

Esistono molte malattie da carenza vitale e le tecniche di rilassamento, o le tecniche antistress, sono molto utili in questi casi.

Questa energia va conservata e salvaguardata al meglio poichè la usiamo anche quando non ce ne rendiamo conto e laddove manchi il fluido vitale ci sarà irrigidimento.

Più il soggetto manca di energia vitale e meno saranno le manifestazioni mentre le patologie saranno più sclerotiche, di deposito, croniche.

Ad esempio la comparsa di un’eczema è indice della capacità dell’energia vitale di manifestare verso l’esterno il disagio. Per il Naturopata non è quindi una patologia bensì una manifestazione dell’energia vitale dell’individuo.

Molta energia vitale origina una forza centrifuga e le manifestazioni avverranno verso l’esterno come dei segnali ben visibilli di richiesta di aiuto; mentre poca energia vitale genera una forza centripeta, la cui manifestazione sarà dapprima interna, e quindi poco o per niente visibile.

La sua visibilità sarà talmente tardiva che la malattia si sarà già nel cintempo sviluppata.

3) TEORIA DEGLI UMORI

Pe umori si intendono il sangue, la linfa, i liquidi intra ed extracellulari.

Le scorie vengono filtrate ed eliminate da: fegato e cistifellea, intestino, reni, polmoni, pelle (che comprende ghiandole sudorifere e ghiandole sebacee).

è meglio evidente, ora, l’estrema dissonanza che divide i due differenti approcci: Medico e Naturopatico.

Una sottospecie della medicina allopatica è la medicina naturale. Il suo approccio è identico a quello dei colleghi di medicina allopatica; unico segno di differenziazione sta nelle terapie che saranno naturali anzichè di sintesi.

I rimedi utilizzati saranno meno dannosi per l’organismo, rispetto ai velenosi farmaci, ma la terapia sarà tutta mirata alla scomparsa del sintomo.

Ed ecco che ancora una volta non si tiene conto dell’individuo nella sua unicità e complessità, ma centro unico ed indiscusso è nuovamente il protocollo terapeutico valido per chiunque poichè mirato alla malattia e non al malato.

Si interviene sulla malattia per sconfiggerla, indipendentemente dalla costituzione, dai traumi, dallo stile di vita, dallo stato energetico generale del soggetto.

Agli albori dello scorso secolo con la Naturopatia si prende finalmente in seria considerazione il soggetto in tutta la sua specificità individuale, affermando il principio che la malattia si sviluppa a tre livelli: psichico, cerebrale ed organico.

Viene abbattuto definitivamente il concetto di protocollo, legato al solo sintomo; viene eliminata la diagnosi egregiamente sostituita dall’interesse verso il terreno dell’individuo, verso i segni che questo riesce ad esprimere attraverso l’iride, attraverso la sua costituzione.

L’intervento sarà sulla persona, non più sul sintomo. Non viene più individuata la malattia, ma centro della ricerca è l’anello causale del problema percepito; e su quello si andrà ad agire indipendentemente dalla manifestazione della malattia.

La Naturopatia dal sintomo ricerca la causa per guarire la malattia; non è interessata all’effimera ricerca della guarigione del sintomo.

Si ha, quindi, guarigione quando si è riequilibrato l’individuo, o eliminata la causa.

Si ha, invece, malattia quando l’individuo non è in perfetto equilibrio con se stesso; quando la sua energia fatica a scorrere e quando l’organo cervello ha una comunicazione difettosa con la periferia, quando cioè, è il suo vitalismo ad essere compromesso.

Questo riequilibrio viene perseguito con tecniche e scienze che sono moderne o millenarie, che attingono dalle piante, o dai minerali, i nutrimenti ritenuti necessari, che si avvale di tecniche energetiche di respirazione, di rieducazione al giusto e coordinato movimento.

Il Naturopata si avvale delle conoscenze che più rispecchiano le proprie inclinazioni e attitudini, ma tutte con un unico comun denominatore: centro dell’interesse è l’individuo nella sua globalità, mai il suo sintomo.

Fonti

  • R. G. Hamer - Testamento per una Nuova Medicina - ed. Amici di Dirk, 2003
  • R. G. Hamer - Il capovolgimento diagnostico - ed. Amici di Dirk, 2003
  • R. G. Hamer - Introduzione alla Nuova Medicina - ed. Amici di Dirk, 2004
  • G. Mambretti e J. Seraphin - La medicina sottosopra. E se Hamer avesse ragione? - ed. Amrita, 1999
  • www.mednat.org
  • A. Carosella e F. Bottaccioli - Meditazione, passione e salute - ed. Tecniche Nuove, 2006
  • P. Jackson-Main - Iridologia pratica - ed. Il punto d’incontro, 2004
  • R. Lanza - Iridologia in Naturopatia - ed. Espace Bleu, 1995
  • R. Lanza - Dispensa Corso Basi Fondamentali di Naturopatia - I.R.L., 2005
  • J.L. Berdonces - Trattato di Iridologia - ed. Red, 1993
  • J.F. Thie - Manuale di Cinesiologia applicata con il ‘touch for health’ - ed Red, 1985
  • M. Gradassi e S. Ramilli - Le origini della malattia - ed. Tecniche Nuove, 2007
  • L. Pennisi - Nutrizione in Naturopatia - ed. Tecniche Nuove, 2001
  • E. Bach - Le Opere Complete - ed. Macro Edizioni, 2002
  • R. Orozco e C. Sanchez - Fiori di Bach - ed. Centro Benessere Psicofisico, 2001
  • B. Gulminelli - I fiori di Bach per tutti - ed. Tecniche Nuove, 2002