Intolleranze alimentari
- Autore/autrice
- Fezzardi Fausto
- Anno
- 2005
- Numero
- 945
Abstract
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per tutti gli esseri viventi. Ad essa sono legati la crescita, il benessere, la qualità e le aspettative di vita nel breve e medio termine, ma è dimostrato che nel lungo termine essa sia un componente fondamentale del processo evolutivo della nostra specie, contribuendo a lente mutazioni, che ci consentono il miglior adattamento.
Mentre fino ai primi anni del Novecento, la “distanza” tra il produttore di cibo e il consumatore era fatta di pochi passaggi, all’interno dei quali gli aspetti logistici giocavano il ruolo principale, ora il numero di fattori è significativamente aumentato e, prima del consumo, intervengono processi complessi, che però privilegiano il risultato economico, anche a discapito di aspetti fondamentali, come la salute.
Accanto a ciò, sempre nello stesso periodo, le modalità di produzione vedono aggiunti elementi, spesso non studiati a fondo, volti a rendere massimo il ritorno economico immediato e con una attenzione che spesso è solo di facciata all’impatto sulla salute e sul valore nutritivo.
Gli interessi economici in gioco sono immensi: sono rappresentati i produttori agricoli e zootecnici, la rete distributiva, l’industria della trasformazione e della conservazione, le organizzazioni che forniscono supporto, come i produttori di concimi, di mangimi e i trasportatori, solo per citarne alcuni.
Completa il quadro la mancanza di norme uniformi e condivise su scala globale, nemmeno quelle che riguardano la salute. Questo è un fatto veramente negativo e favorisce comportamenti che possono avere effetti deleteri sulla salute del genere umano.
Per questa ragione, gli alimenti a nostra disposizione sono profondamente diversi da quelli di cento anni fa, dotati di potere nutritivo ridotto oppure esageratamente accresciuto e sempre più frequentemente “nuovi” per l'organismo, perché “costruiti” dalle Aziende produttrici.
Questo potrebbe spiegare in parte la crescita evidente di allergie ed intolleranze, infatti il nostro organismo tollera male i cambiamenti 'rapidì e le deficienze di alcuni componenti, come ad esempio i sali minerali nelle verdure, ormai coltivate in terreni fortemente sfruttati e condizionati solo a produrre di più.
Allo stesso modo, la zootecnia prevede l’utilizzo esteso di mangimi addizionati con ormoni e antibiotici, pertanto l’assunzione delle carni nutre meno e perturba in modo drammatico l’organismo, specialmente quello in crescita dei bambini, arrivando a minare la capacità di resistenza ai virus e cioè il nostro sistema immunitario ormai sempre più indebolito.
I processi produttivi includono fasi di trattamento dettate più dal marketing che da esigenze nutrizionali, facendo uso di prodotti chimici, le cui tracce nell’alimento danno luogo a condizionamenti e risposte diverse da parte dell’organismo.
Ed infine, esigenze di tipo logistico impongono che la frutta venga raccolta acerba, conservata in frigoriferi industriali e “fatta maturare” in modo programmato mediante agenti chimici, che si depositano sulla buccia e si aggiungono ai trattamenti di “bellezza” applicati dai commercianti e agli antiparassitari somministrati dall’agricoltore.
Ritengo fondamentale la prevenzione della malattia, lo studio del terreno della persona, la predisposizione e l’ereditarietà.
Questo è lo scopo primario del naturopata e la mia ricerca, in questo campo così vasto e ancora sconosciuto, delle intolleranze, ha lo scopo di individuare eventuali mezzi per evidenziare i possibili campi di disturbo alimentare che, sovraccaricando di lavoro determinati organi ed apparati, possono sostenere vari tipi di patologie che potranno nel tempo sviluppare delle vere e proprie allergie.
è mio desiderio raggiungere come scopo primario di questa tesi la chiarezza di pensiero tra intolleranza e allergia che ancora oggi merita attenzioni e studi in quanto le intolleranze non sono ben condivise o accettate dalla medicina tradizionale, perché non ancora scientificamente dimostrate, ma se togliendo alcuni alimenti al paziente scompaiono certi sintomi, e lo stesso ripristina il suo buon stato di salute, possiamo condividere e confermare anche il termine di intolleranza. Questo rappresenta un passo importante in quanto come precedentemente detto, ancora oggi non è possibile individuare le intolleranze con i tradizionali mezzi diagnostici.
Migliorare la nostra qualità di vita rinforzando il sistema immunitario è fondamentale per ognuno di noi.
Fonti
- BIOBRICOTEST - Seminario NAMED Dr. Luigi Maiolo
- VEGATEST:
- www.procaduceo.org/it_home/struindx/vega.htm
- www.lauraquinti.net/Articoli/Vega%20e%20dintorni.htm
- http://www.procaduceo.org/it_home/struindx/vega.htm
- http://www.altropensiero.com/vega_test.htm
- KINESIOLOGIA:
- www.mednat.org/cure_natur/tecniche/kinesiologia.html
- www.odontoclinic.it/kinesiologia_applicata.htm
- http://open-site.org/International/Italiano/Salute/Medicina_Alternativa/Kinesiologia_Applicata/
- Mai + Dieta - D.ssaChiara Garelli e Dr. Luigi Maiolo
La maggior parte delle informazioni sono state tratte dai seminari NAMED (Dr. Luigi Maiolo, D.ssa Lara Lauer, Dr. Luciano Proietti)