Istituto Rudy Lanza - Alta formazione in Naturopatia

Istituto Rudy Lanza - Catalogo bibliografico delle tesi

Gli abstracts delle tesi in Naturopatia elaborate presso l'Istituto Rudy Lanza

I probiotici: l’organo senza nome

Autore/autrice
Carcano Cristina
Anno
2005
Numero
935

Abstract

L’uomo ha da sempre condiviso il mondo con animali o vegetali di ogni specie e dimensione. Da questi ha dovuto imparare a difendersi ed, in seguito, a sfruttarne le caratteristiche a proprio vantaggio. Fino all’avvento della tecnologia moderna e con essa alla possibilità di disporre di mezzi d’indagine o di osservazione sempre più raffinati, non si era mai reso conto che il pericolo di essere aggrediti non si limitava ad animali più grandi o feroci di lui; non poteva immaginare che esistesse qualcosa a di là di ciò che vedeva o toccava, ma dopo il primo sguardo attraverso un microscopio la percezione del mondo fu radicalmente ed irrimediabilmente trasformata.

Esisteva un altro mondo, un infinito mondo invisibile: un mondo popolato da microrganismi che riempivano, coprivano e pervadevano qualsiasi spazio, oggetto o essere vivente, compreso l’uomo.

Oggi siamo consapevoli che questo micro-mondo ci ricopre e ci permea in ogni nostra parte e che toccando una superficie o ingerendo del cibo o semplicemente respirando introduciamo nel nostro corpo decine di migliaia di microrganismi.

Siamo altresì consapevoli che la maggior parte di questi organismi è innocua o benefica, ma ve n’è un’altra che è in grado di danneggiarci, di oltrepassare le nostre barriere difensive, di penetrare attraverso la pelle o le mucose del tratto gastrointestinale o dell’apparato respiratorio, colonizzare all’interno degli organi o passare in circolo infettando il sangue.

Il contagio da parte di questi batteri, definiti patogeni, può provocare da piccoli disturbi a patologie molto severe a seconda della quantità o del tipo di microrganismo infettante. Alcuni di loro provocano malattie facilmente trattabili in pochi giorni, altri sono talmente invasivi da scatenare delle epidemie, altri s’insinuano nel nostro organismo senza dare apparenti disturbi e senza scatenare particolari reazioni pur di assicurasi una lunga permanenza, altri ancora non sono facilmente individuabili come nemici perché sono camaleontici, vale a dire da innocui possono, mutando le condizioni, diventare nocivi. Nei casi più gravi, ma per fortuna meno numerosi, possono essere letali.

Non abbiamo tregua: ad ogni boccone, ad ogni sorso o ad ogni respiro essi penetrano dentro di noi, cercando di insediarsi tenacemente e sopravvivere agli attacchi che vengono loro rivolti dal nostro sistema immunitario.

La guerra tra uomo e microrganismi nemici non ha mai fine e non vi è quasi mai una definitiva vittoria: sembra quasi che la nostra vita sia compatibile solo se rimane aperto il conflitto con questo micro-cosmo parallelo. Più battaglie terminano vittoriose più si ottiene un prolungamento della vita stessa.

Va precisato che non tutto il mondo dei microrganismi è ostile all’uomo poiché esistono anche batteri suoi alleati: I PROBIOTICI.

Si tratta di più di 100 mila miliardi di batteri benefici, che vivono in perfetta simbiosi col nostro organismo, silenziosi e preziosissimi inquilini del nostro sistema gastrointestinale, con colonie sparse ovunque, dal cavo orale fino al retto.

L’intera popolazione dei probiotici viene definita flora batterica intestinale.

Questi batteri amici costituiscono la nostra prima linea di difesa contro i microrganismi patogeni: essi, infatti, lavorano per rendere inattaccabili le nostre mucose, difendendoci dalle invasioni e collaborano per potenziare l’efficacia il nostro sistema immunitario in modo che non sia solo a sostenere la responsabilità del nostro stato di salute.

Per questo scopo usano armi estremamente efficaci producendo antibiotici naturali in grado non solo di contrastare i batteri patogeni ma anche i microrganismi opportunisti, i virus, i miceti e i protozoi: sono in grado di render loro ostile l’habitat, modificando a proprio piacimento il pH ambientale e combattendo con molto vigore per il predominio sullo stesso territorio.

Tutto ciò sarebbe sufficiente per renderli molto preziosi per la nostra salute, ma alla luce delle recenti ricerche, il vantaggio della presenza dei probiotici nel nostro organismo non si limita alla mera difesa contro l’attacco degli organismi patogeni.

E’ stato dimostrato che la flora batterica intestinale interviene anche in molti meccanismi metabolici legati ad esempio alla funzionalità dell’apparato gastro-intestinale o di quello genito-urinario. I probiotici in genere hanno la capacità di assorbire il colesterolo in eccesso, diminuendo di conseguenza il tasso circolante; neutralizzano sostanze tossiche e potenzialmente cancerose risultanti dai processi fermentativi e putrefattivi; riducono la probabilità di intossicazioni alimentari, prevengono le ulcerazioni delle mucose di tutto il tratto gastro-intestinale.

Hanno anche un’azione diretta nei processi digestivi in quanto con la loro attività metabolica sintetizzano enzimi e vitamine: ciò le rende capaci di migliorare ed in alcuni casi risolvere problemi come ipercolidria, ipocolidria, gastrite, proctite, duodenite, colite, stitichezza. Agendo direttamente sull’eubiosi intestinale e quindi sull’efficacia dell’assorbimento possono agire indirettamente su patologie presenti in distretti molto lontani dalla loro sede come ad esempio sull’emicrania, sui dolori reumatici, sulle malattie dermatologiche, sulle vaginiti, sulle infezioni delle vie urinarie, sull’osteoporosi, sulla depressione.

Si tratta senza alcun dubbio, di un’alleanza molto preziosa e benefica per la nostra salute e dato che, come in qualsiasi altra forma di simbiosi, lo stato ottimale è il risultato dell’equilibrio tra entrambe le parti, dovremmo fare quanto in nostro potere per mantenere in salute i nostri ospiti, poiché tutto ciò che li danneggia finisce inevitabilmente per danneggiare noi stessi.

Sono molti i fattori esterni in grado di ridurre drasticamente il loro numero compromettendone di conseguenza le potenzialità salutistiche.

Quelle che vengono qui citate sono solo una parte delle cause di una progressiva distruzione della flora batterica: le alterazioni ambientali, l’acqua addizionata di cloro e fluoro, gli antibiotici, i farmaci di sintesi, i corticosteroidi, le vaccinazioni, gli anticoncezionali ormonali, lo stress fisico e psicologico e, forse primo fra tutte, il cibo spazzatura.

La nostra attuale dieta, costituita da cibi privi di vita e degli indispensabili micro-nutrienti in quantità normali, è inadeguata per permettere la rigenerazione autonoma della flora intestinale; in condizioni normali, vale a dire naturali, i probiotici che colonizzano il nostro intestino, dapprima con l’allattamento e poi con il successivo svezzamento, sarebbero di per sé in grado di riprodursi costantemente e di mantenere quindi adeguata la propria quantità.

Fonti

  • A. Schecter e dott. T. Gasiewicz: Human breast milk levels of dioxins and dibenzofurans : Significance with respect to current risks, Solving Hazardous Waste Problems, Washington 1987
  • C.E. Fermandes, K.M. Shahani e M.A. Amer, Controlof diarrea by Lactobacilli, FEMS Microbiology Review 1987
  • D. Le Roith, J. Shiloach, J.Roth e M. Lesniak: Insulin or a closely related molecole is native to Escherichia coli, The Journal of Biological Chemistry 1981
  • D.J. Weekes: Management of Herpes Simplex with a virostaticbacterial agen,: E.E.N.T. Digest , 1983
  • D.J. Weekes: terapia dell’herpes simplex con un agente batterico virostatico,E.E.N.T. Digest 1983
  • Elmer G.W.: Probiotics: living drugs, AM J HEALT SYST PHARMS 2001
  • G.V. Reddy, K.M. Shahani, B.I. Friend e R.C. Chandon: Natural antibiotic activity of Lactobacillus acidophilus e bulgaricus , Cultured Dairy Product 1983
  • G.Hepner: Hypocholesterolemic effect of yogurt and milk. sta in: American Journal of Clinical Nutrition 1979
  • G. Perdigon, S. Alvarez, A. Pesce de Ruiz Holgado: Immunocoaudiuvant activityof oral Lactobacillus casei: influence of dose on the secretory immune response and protective capacity in intestinalinfections, J Dairy Res, 1991
  • G. Cocuzza, Corso di Microbiologia, Ciurca, Catania 1982
  • G.V. Reddy, K.M. Shahani, B.I. Friend e R.C. Chandon: Natural antibiotic activity of Lactobacillus acidophilus e bulgaricus , Cultured Dairy Product 1983
  • Gibson R.G. and Roberfroid M.B: Dietary modulation of the human colonic microbiota: introducing concept of prebiotics. J .Nutr
  • G.Hepner: Effetti ipocolesterolemici dello yogurt e del latte fermentato, American Journal of Clinical 1979
  • I.Y. Hamdan e E.M. Mikolajcik: Acidolin, all antibiotic prodiced by Lactobacillus acidophilus, sta in: Journal of Antibiotics 1974
  • L. Chaitow, N. Trenev: Probiotics, Avery Publishing Group, USA 1990
  • N.Trenev: Probiotici, Tecniche nuove 2001
  • P.M. Gatti: Functional food: i prebiotici ed i probiotici, Cenèsthesis GENN.-FEBB. 2000
  • Silvano Mantovani: L’equilibrio acido basico, Akros 1999
  • S.E. Gilliland e M.L. Speck : Antagonistic action of Lactobacillus acidophilus toward intestinal and food borne pathogens in associative cultures, Journal of Food Protection, 1977
  • S. E. Gilliland: Assimilation of cholesterol by Lactobacillus acidophilus, Applied and Environmental Microbiology 1985
  • V. Bottazzi: I latti fermentati, Ediz. Istituto Danone, Milano 1998
  • Zoli G. e Franchini R.: I probiotici e le malattie gastrointestinali, Cenèsthesis 1, VI, 2-5 Gennaio Febbraio 2000