Istituto Rudy Lanza - Alta formazione in Naturopatia

Istituto Rudy Lanza - Catalogo bibliografico delle tesi

Gli abstracts delle tesi in Naturopatia elaborate presso l'Istituto Rudy Lanza

Le alghe e le proprietà della klamath

Autore/autrice
Bison Sabrina
Anno
2005
Numero
927

Abstract

Circa tre anni fa una collega del corso di naturopatia mi parlò di un’alga, comunemente chiamata Klamath, che aveva appena provato su di sé. Il suo sistema gastro-intestinale che era in totale crisi, come lei disse, incominciò a funzionare in modo equilibrato. Tanto me ne parlò che per curiosità sottoposi me stessa, una mia amica, la zia della mia amica ed un mio amico nuotatore ad un trattamento di tre mesi con la Klamath (cianobatterio Aphanizomenon flos-aquae del lago Klamath).

Ognuno di noi sembrò essere un soggetto adatto per sperimentare gli effetti tanto decantati. La mia amica presentava sintomi di dispepsie, gonfiore intestinale, stitichezza, difficoltà digestive e ritenzione idrica. Sua zia, invece, da anni soffriva di artrosi ed artrite reumatoide che aveva colpito in particolare le mani, di gonfiori intestinali e di difficoltà nel dormire. Il mio amico nuotatore sembrava attraversare un periodo di stanchezza fisica e psicologica importante. Io avevo forti dolori alle gambe ed nella zona sacrale della schiena in seguito a due interventi chirurgici di ernia al disco.

Gli effetti che la Klamath produsse su di noi variarono a seconda dello stato fisico di ognuno. La mia amica per i primi tre giorni di assunzione dormì molto, successivamente il suo intestino incominciò a regolarizzarsi, diminuirono i gonfiori, la stitichezza sparì, e dopo un mese il tono muscolare migliorò. Sua zia dal primo giorno di assunzione presentò una regolarità intestinale con diminuzione del gonfiore, dopo i primi 5 giorni riuscì a dormire di notte senza interruzioni del sonno e i dolori alle mani e alla spalla destra (dovuti dall’artrosi e dall’artrite) si ridussero al punto che rispese la funzionalità degli organi. Il mio amico nuotatore, invece, riprese le sue forze fisiche nel giro di una settimana ed livello psicologico incominciò a sentirsi maggiormente rilassato. Per ciò che mi riguarda mi riequilibrò il funzionamento intestinale, migliorò la pelle ed i tessuti e diminuì fino a far sparire i dolori alla schiena ed alle gambe. Incuriosita da tutti questi aspetti e da tanti altri ho voluto approfondire e conoscere meglio l’Aphanizomenon flos-aquae del lago Klamath, rendendo questo studio una esperienza per la tesi del diploma di naturopata.

Il pensiero fondante la tesi è stato quello di ricercare in letteratura scientifica quali fossero i principi attivi e le sostanze nutritizie, contenute nel cianobatterio in questione, che potessero risultare utili al ripristino dell’equilibrio dell’organismo umano.

A mio avviso il naturopata, in quanto operatore e professionista dei trattamenti naturali, dovrebbe possedere una “sufficientemente adeguata”conoscenza di ciò che consiglia. Di conseguenza nel caso si dai l’indicazione di usare la alga Klamath, non ci si dovrebbe fermare alle informazioni fornite dalle case produttrici, ma approfondire le ricerche scientifiche sulla sostanza in questione.

L’ipotesi iniziale su cui è incominciata la mia ricerca è stata quella che a livello nutrizionale e fitoterapeutico il cianobatterio Aphanizomenon flos-aquae del lago Klamath potesse risultare maggiormente efficace rispetto alla alga Spirulina. La verifica di tale postulato mi ha permesso di comprendere le diversità e le somiglianze tra queste due cianobatteri (chiamate anche alghe azzurre).

Fonti

Bibliografia

  • A.A.V.V., Le alghe, i ricettari volanti n.9, a cura del Baule Volante, Baule Volante S.P.A., Bologna.
  • A.A.V.V., La cellula, Zanchelli ed, Bologna prima edizione quinta ristampa 2001.
  • A.A.V.V., a cura di Marisa Calvino, dispensa di Basi Fondamentali di Naturopatia, Libera Università Italiana di Naturopatia Applicata.
  • A.A.V.V., The complete book of vitamins, Roland Press Inc. 1977, trad. it. A cura di Laura Draghi e Gabriele Noveri, Il libro completo delle vitamine, Demetra Ed., Verona 1998.
  • A.A.V.V., Botanica, Atlanti Scientifici Giunti, Giunti Ed., pagg. 36-39 e 56-65, Milano 2004.
  • A.A.V.V., a cura di Edon Melloni, Introduzione alla Biochimica, Zanichelli Ed., pagg. 98-106, seconda edizione italiana.
  • Karl J. Abrams, Algae to the Rescue!, Karl J. Abrams e Logan House Pubblications 1996, tr. It., Le alghe per la salute, trad. di A.Preziosa e rev. di S. Scoglio, Tecniche Nuove ed., Milano 1999.
  • Vanda Anzalone, Fabio Consonni, Le alghe vita-scienza-futuro, Consonni Corona Corporation Edizioni, Milano 1997.
  • Vincente Muedra Baixauli, Marcello Negri, Anatomina Umana, Atlanti Universali Giunti, Giunti Gruppo Editoriale, Firenze quarta edizione 1999.
  • Bruno Brigo, Oligoelementi e litoterapici nella pratica clinica, Tecniche Nuove ed. , Milano 1999.
  • P.Castano, Anatomia dell’uomo, Raffaello Cortina Editore, Milano 1983 seconda edizione.
  • Jean-Paul Curtay, La nutritherapie. Bases scientifiques et pratique médicale, Boiron France 1995, trad.it. a cura di Mario Bellinzona e rev. Bruno Brigo, La nutriterapia. Basi scientifiche e pratica medica, Tecniche Nuove Ed. Milano 1996.
  • Jean-Paul Curtay, La nutritherapie. Bases scientifiques et pratique médicale, Boiron France 1995, trad.it. a cura di Mario Bellinzona e rev. Bruno Brigo, La nutriterapia. Basi scientifiche e pratica medica, Tecniche Nuove Ed. Milano 1996.
  • William F. Ganong, Review of Medical Physiology, XIX Edition, Appleton & Lange, Connecticut 1999, testo italiano a cura di M. Midrio, L. Cioffi, B. De Luca, Fisiologia Medica, Piccin, Padova nona edizione 2001, pagg. 8-26.
  • H. Winter Griffith, a cura del dr. Pietro Morini, Guida Completa alle vitamine, Collana Medico Scientifica, Edra Edizioni, Milano prima edizione 1993.
  • Abraham Hoffer, Morton Walzer, Orthomolecular nutrition, Keats Publishing New Canaan 1978, trad.it. a cura di Chiara Crivelli e Bruna Dozzo, Nutrizione Ortomolecolare, Red Edizioni, Como terza edizione 1988.
  • Sylvie Lalague, La mer guérisseuse, Robert Morel éditerur,1980, trad. it. A cura di Rosanna Brichetti, Talassoterapia curarsi con il mare, Red Edizioni, Como seconda edizione 1980.
  • Massimo Maffei, Biochimica vegetale, Piccin, pagg. 30-72, Padova 1998.
  • Elena Margini, Manuale di Botanica Farmaceutica, Piccin Ed, pagg. 204-228, Padova settima edizione 1994.
  • Roger Moatti, Les oligo-élements, Les Nouvelles Editions Marabout, Alleur (Belgio), trad.it. a cura di Giovanna Nobile, Curarsi con gli oligoelementi, Red Edizioni, Como seconda edizione 1989.
  • Piergiorgio e Annamaria Pietta, Fitomedicine e nutrienti, Giuseppe Maria Ricchiuto Editore, Verona prima edizione 1996.
  • J.I.Rodale e collaboratori, trad. it. a cura di Bernardo Draghi, Il libro completo dei minerali per la salute, Demetra Ed., Verona 1998.
  • Roberto Romiti, Klamath l’alga selvaggia!, Blu International Studio Ed., Torino 2002.
  • Franceso Salvo, Alga Clorella Vulgaris coltivazione, estrazione e purificazione di una glicoproteina ad azione antitumorale, tesina di Biotecnologie Farmaceutiche, Università degli Studi di Catanzaro “Magna Grecia” Facoltà Farmacia, Anno Accademico 2001-2002, pagg. 1-16.
  • Noris Siliprandi, Biochimica medica, Piccin Ed., Padova 1988, pagg. 55-89, pagg.105-107, pagg. 122-129, pagg. 155-200.
  • G. Spigoli, V. Mercati, E. Boncompagni, Guida ai più noti fitoterapici, Aboca Edizione, Sansepolcro 1999, pagg.17-21 e pagg 283-287.
  • Alfredo Torti, Gli oligoelementi nel futuro terapeutico, Manuale pratico di oligoterapia integrata, Giuseppe Maria Ricchiuto Editore, Verona terza edizione 1996.
  • Francesca Venturelli, Laura Virli, Invito alla Botanica, Zanichelli ed, pagg 316-324, Bologna decima ristampa 2003.
  • Annalisa Zocco, Salute e bellezza con le alghe, Red Edizioni, Milano 2004.

Riviste

  • A.A.V.V., Nutriterapia Naturale corso propedeutico, Algovit copyright, www.algovit.net, pag.1-26.
  • A.A. V.V., Microalghe Klamath studi e ricerche, dispensa, Algovit 2004.
  • Claudio Angelinetta, Alghe e le possibili applicazioni cosmetiche, Natural 1, n. 22, maggio 2003, GVEdizioni, Milano, pagg.40-47.
  • Milena Bruno, Elvira Gentile, Giuseppe Salvatore, Usi delle Alghe nel contesto di problemi ambientali e di salute pubblica, parte prima, Natural 1, n.26, ottobre 2003, GV Edizioni, Milano, pagg. 64-69.
  • Milena Bruno, Elvira Gentile, Giuseppe Salvatore, Usi delle Alghe nel contesto di problemi ambientali e di salute pubblica, parte seconda, Natural 1, n.27, novembre 2003, GV Edizioni, Milano, pagg. 28-37.
  • Milena Bruno, Elvira Gentile, Giuseppe Salvatore, Usi delle Alghe nel contesto di problemi ambientali e di salute pubblica, parte quarta, Natural 1, n.29, gennaio-febbraio 2004, GV Edizioni, Milano, pagg. 24-37
  • Milena Bruno, Elvira Gentile, Giuseppe Salvatore, Usi delle Alghe parte ottava, Natural 1, n.34, luglio-agosto 2004, GV Edizioni, Milano, pagg. 24-32.
  • Giuliana Lomazzi, Le alghe , organismi dispensatori di salute, L’Erborista, n.9, novembre 2003, Tecniche Nuove, Milano, pagg. 48-51.
  • Ernesto Riva, La lunga storia dello iodio e delle alghe di Bretagna, Naural 1, n.37, novembre 2004, GVEdizioni, Milano, pagg.62-65.

Sitografia

  • www.algovit.net
  • arb.cumbs.colostate.edu/…/vitamina.html
  • http://biodidac.bio.uottawa.ca/
  • www.cardiologiapertutti.org
  • http:/genetics.gsk.com/graphics/dna_big.gif
  • faiunne.edu.ar/biologia/metabolismo/met1.htm
  • www.ehu.e/biomolecuolas/
  • www.farmacovigilanza.org/fitovigilanza/corsi/normative, novembre 2004.
  • www.ibiblio.org
  • www.ivu.org/scienze
  • www.linea_bec.it/teoliit.html
  • www.minerva.unito.it
  • web.quipo.it/sanat/confronti.pdf
  • scuole.provinciaps.it
  • www.vialattea.net