Istituto Rudy Lanza - Alta formazione in Naturopatia

Istituto Rudy Lanza - Catalogo bibliografico delle tesi

Gli abstracts delle tesi in Naturopatia elaborate presso l'Istituto Rudy Lanza

Kefir - dalla Russia con fervore

Autore/autrice
Kowalczyk Jolanta
Anno
2014
Numero
1535

Abstract

Perché la tesi sul kefir. Non c’è un perché ragionato. Nel momento in cui ho dovuto decidere il tema per la tesi, la mia scelta è stata immediata ed istintiva. Volevo scrivere sul kefir.

La parola “kefir”, che in Italia dice poco o nulla e dove quelli più aggiornati grattandosi perplessi il capo rispondono “è una specie di yogurt o latte fermentato”, a me suona invece molto familiare. Probabilmente mi piaceva l’idea di comprendere nella tesi qualcosa di mio, realmente vissuto, visto e sperimentato e condividerlo con gli altri. Inoltre speravo di poter raccogliere e consultare il materiale, oltre che in italiano, in polacco, inglese e anche in russo. Quando andavo a scuola, lo studio della lingua russa era obbligatorio per noi polacchi, dati i rapporti di “amicizia obbligata” tra i due paesi. Lo studiavamo malvolentieri nelle scuole medie e superiori e a volte, anche all’università ed era abbastanza odiato. A distanza di tempo penso invece di essere stata fortunata di poter studiare questa meravigliosa lingua.

Ritornando al kefir, lo conoscevo da sempre. Lo consumavamo in famiglia a pranzo d’estate accompagnato da un piatto di patate in padella o lesse, era uno spuntino abituale a scuola o ai tempi dell’università, consumato con una pagnotta, in fretta, durante l’intervallo tra una lezione e l’altra. Mi ricordo di aver fatto anche gli impacchi di kefir sulla schiena di mio fratello, bruciata da troppo sole. Il kefir era sempre presente sulla nostra tavola e noto con piacere ogni volta che torno a casa dei miei genitori che lo è ancora.

Insomma, pensavo di giocare in casa con il tema che mi sono scelta.

Ma è stato così solo in parte in quanto la mia conoscenza del kefir era solo da consumatrice e non avevo idea di tutta la tradizione e scienza che stavano dietro quell’alimento così umile e quotidiano.

La cosa più importante in tutto questo era che conoscevo l’oggetto della mia tesi, ciò su cui avrei dovuto scrivere. E questo mi sembrava già un grandissimo passo avanti.

L’approfondimento degli argomenti sul kefir non è stato facile in quanto il materiale ampio, disponibile e interessante era reperibile quasi esclusivamente in lingua inglese. I lavori dei ricercatori russi in lingua russa sono praticamente irraggiungibili. Quei pochi che sono riuscita a scovare sono stati pubblicati in inglese e all’estero. I siti internet in russo e anche quelli in polacco che ho consultato e utilizzato erano quasi esclusivamente di carattere divulgativo. Il materiale cartaceo (libri) in italiano sul kefir, a quanto pare, non esiste e invece i siti sembravano una catena di Sant’Antonio diffondendo tutti le stesse informazioni allo stesso modo. Il materiale italiano di carattere scientifico è stato utilizzato prevalentemente per i capitoli introduttivi (primo e secondo) in quanto riguardante il mondo dei probiotici e la microbiologia degli alimenti piuttosto che il kefir in particolare.

Il primo capitolo narra la storia dei cibi fermentati e le loro caratteristiche. Spiega il processo e i tipi di fermentazione e cerca di fare un po’ di chiarezza su alcuni concetti come: batteri lattici, fermenti lattici e probiotici. Il secondo capitolo parla in modo molto sintetico del nostro sistema gastrointestinale e la sua funzione, il ruolo della flora batterica e dei probiotici. È importante conoscere il percorso e la sorte di ciascun boccone di cibo da quando li mandiamo giù per valutare i loro effetti salutari o meno. Già nel 400 a.C. Ippocrate diceva: “lascia che il cibo sia la tua medicina e medicina sia il tuo cibo”, riconoscendo l’esistenza di un legame tra ciò che si mangia e lo stato di salute o lo svilupparsi di alcune malattie.

Dopo i primi due capitoli introduttivi, infine si arriva al terzo che tratta il protagonista di questa tesi - il kefir, facendo anche accenno alla grande famiglia dei latti fermentati. Viene raccontata la storia del kefir tra miti, leggende e fatti storici, i suoi vari aspetti nutrizionali, microbiologici ed altro.

Il quarto capitolo parla degli effetti benefici del kefir secondo la tradizione e secondo la scienza e porta gli esempi di alcune ricerche fatte prevalentemente in Taiwan e Canada.
L’ultimo e quinto capitolo tratta gli argomenti pratici: preparazione, consumo, ricette, bellezza e diete seguito dalle conclusioni finali e dalla bibliografia.

Fonti

Bibliografia

  • C. Bighignoli - “Cibo antico-gli alimenti fermentati”, Macro Edizioni, Milano 1994
  • M. D. Gershon - “Il secondo cervello”, UTET, Torino 2010
  • K. K. Gorbatova - “Biochimica del latte e dei prodotti lattieri”, Ed. Industria Leggera e Alimentare, Mosca 1984 ( in lingua russa)
  • R. Iantorno, L. Lozio, P. Paganelli - “Disbiosi e immunità”, Tecniche Nuove, Milano 2005
  • J. M. Jay, M. J. Loessner, D. A. Golden - “Microbiologia degli alimenti”, Springer, Milano 2011
  • L. Lozio - “Microbiota intestinale”, Tecniche Nuove, Milano 2011
  • M. Pandiani - “Medicina funzionale”, Tecniche Nuove, Milano 1999
  • L. Pennisi - “Nutrizione in naturopatia”, Tecniche Nuove, Milano 2008
  • J. S. Schwegler - “Anatomia e fisiologia dell’uomo”, Edi-ermes, Milano 1999
  • Targhetta - “Intolleranze alimentari”, Edizioni, Il Punto D’incontro, 2007 Vicenza
  • G. Tiecco - “Microbiologia degli alimenti di origine animale”, Calderini Edagricole, Bologna 2000
  • N. Trenev - “Probiotici”, Tecniche Nuove, 1998 Milano
  • M. Trevisan - “Il manuale dei cibi fermentati”, Terra Nuova Edizioni, Firenze 2009
  • Zambonelli, V.Tini, P. Giudici, L. Grazia - “Microbiologia degli alimenti fermentati”, Caderini edagricole, Bologna 2001

Sitografia